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Visualizzazione post con etichetta S. Petronio. Mostra tutti i post
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sabato 26 ottobre 2013

DALL'ALTO DI S. PETRONIO

Di già che ho fatto la fatica di salire su S. Petronio, tanto vale che io metta anche qualche pillola di ciò che ho visto e che penso sia veramente splendido.
Comincio dall'esterno. Ecco S. Petronio, incappucciata dal telone che nasconde le impalcature.
Si comincia a salire all'interno in una struttura fatta di grovigli di ponteggi, acciai, tubi, reti di protezione e si intravedono ancora le persone che stanno lavorando per gli ultimi ritocchi.

E finalmente quando si arriva su, si possono ammirare questi scorci.
torre dell'arengo
PALAZZO DEL PODESTA' CON LA TORRE DELL'ARENGO

2 torri
S.MARIA DELLA VITA E LE 2 TORRI
Mentre ero lassù, incantata e letteralmente abbracciata alla balaustra, mi si è avvicinato l'addetto alla sicurezza e mi ha detto "Le piace veramente tanto eh?". Ho risposto  "Sì, è veramente splendido". Abbiamo parlottato per un po', dopodiché vedendo il mio entusiasmo, mi ha concesso di oltrepassare una barriera del ponteggio e mi ha condotto a vedere da vicino il muro della facciata. Posso dire di aver accarezzato la cima (quasi) di S. Petronio. Beh, comunque lassù ci sono le mie impronte digitali (hai visto mai che tra 50 anni qualcuno legge il mio post).
Nettuno Bologna
FONTANA DEL NETTUNO
Veduta sui tetti con la collina di S. Luca sullo sfondo
Immagine sulle impalcature che mostra l'intera piazza

Poi si ricomincia a scendere, osservando da vicino tutto ciò che fra un paio di mesi potremo vedere solo con un buono zoom, mentre i palazzi circostanti sono sempre più "alla tua altezza". 
Dentro al mio zaino rimane anche tutto questo splendore che ho visto.

mercoledì 16 ottobre 2013

L'ULTIMA VOLTA

Coooosa?  Noooo! Ma tu mamma non sei normale, tu sei un Highlander !” è stato il commento, ridendo, di mio figlio al telefono quando gli ho detto della mia salita a S.Petronio.

E’ vero che da oltre una settimana mi trascino una febbre che si è invaghita di me e non se ne vuole andare ma io fingo di non averla e continuo la vita di sempre. E’ vero che sono il punchball di mio padre da domenica, quando dopo 6 ore di pronto soccorso l’ho riportato a casa ingessato fino al ginocchio, e da allora è la che strippa e devo aggirarmi per casa sua fingendo di non sentirlo “lascia stare, faccio io, tanto il gesso non lo tengo, me lo taglierò da solo come ho fatto l’altra volta”. E’ vero che, tra un sali-scendi dall’auto e un entra-esci dappertutto, mi sono pure centrifugata in preparazioni di pasti per chi va e per chi resta che mi sembra di stare alla mensa della stazione centrale.
E’ verissimo che forse la normalità avrebbe voluto che io approfittassi di quella pausa di un paio di ore per riposarmi, ma c’era quella notizia che avevo letto sulla mail e che avvisava che a fine ottobre toglieranno le impalcature e chiuderanno definitivamente l’accesso per salire su S. Petronio.
Lo so che ci sono già stata tre volte, ma lassù è tutto talmente bello che ho pensato che dopo aver sistemato tutti, potevo ritagliarmi uno spazio tutto mio e andarmene lassù per vedere per l’ultima volta la mia Bologna dall’alto.