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lunedì 3 marzo 2014

IL MIO BALLO DI CARNEVALE

danze '800
carnevale '800Si è svolto il GRAN BALLO DI CARNEVALE in maschera dell'800 organizzato dalla scuola di ballo che frequento. 
Ho trovato il coraggio di agghindarmi ed è stata per me l'occasione di mettermi alla prova nel trasformarmi in una signora dell'epoca.
A suo tempo la scuola mi aveva consegnato una serie di pubblicazioni da cui trarre le istruzioni per rispettare acconciature, abiti, accessori. 
Il primo scoglio è stata ovviamente l'acconciatura: difficile, anzi impossibile, fare uno chignon con i miei corti capelli. Ho fatto la foto del risultato, perché è un tributo alla mia parrucchiera che sabato pomeriggio ha penato non poco per riuscire a montare quelle extensions. 
A dir il vero abbiamo anche riso parecchio in tutto quell'armeggiare e sono uscita con una quantità di forcine tale che se ci fosse stato un metal detector sarebbe ancora qui a suonare; per non parlare della quantità di lacca e gel che mi sono ritrovata in testa per garantire che i bandò laterali rimanessero saldi! 
E per fortuna che era buio quando sono uscita con quello chignon fermato da una retina d'ordinanza e un fiore laterale: una pazza a piede libero !
Il vestito mi è stato gentilmente prestato dalla sartoria della scuola e devo dire che tutto sommato il risultato non mi dispiaceva: ero ingombrante con tutti quei sottogonna, ma sono riuscita a muovermi, il che non è così scontato.

Il ballo si è svolto nella cornice sfarzosa di PALAZZO ALBERGATI, un bellissimo edificio barocco del XVII secolo con meravigliose sale affrescate e arredate con mobilio d'epoca.
L'insieme era comunque suggestivo: un frusciare di abiti che si aggiravano con un sottofondo di valzer e musiche che ci riportavano indietro nel tempo.

Un'esperienza del tutto nuova e inusuale, ma come al solito rimango rapita e sgrano gli occhi come una bambina davanti all'abilità dei ballerini che da anni frequentano e che si sono esibiti in alcune danze.
Di mio ho solo partecipato a qualche passo, perché veramente mi sento ancora tanto impacciata e insicura, ma per ora non demordo e con il tempo ... chissà ! ce la farò pure io.
Per il momento "mi sono fatta le ossa" per curare l'immagine osservando le indicazioni che la scuola ha fornito; la parte più noiosa è stata cucirmi pizzi e merletti nella borsetta, la parte più divertente è stata l'andare a caccia degli accessori giusti cercandoli nei banchetti, ossia trastullare tra le mani qualcosa e sforzarsi di immaginare come renderlo accessorio dell'800.

            

Confesso che non indossavo i mutandoni pizzettosi che erano richiesti .... quelli proprio non mi è riuscito di confezionarli (però sono stata composta e al massimo si vedeva la caviglia!!). 

giovedì 24 ottobre 2013

2 MAIALINI A CARNEVALE


CARNEVALE 1979
CARNEVALE 1980
Cominciò per caso .... Era il 1979 quando, in una serata di carnevale con il mio gruppo di amici, ci trovammo in una discoteca vestiti in maschera e scoprimmo che esistevano delle vere e proprie premiazioni per le maschere più belle o originali o divertenti. Decidemmo di partecipare, con i nostri costumi fatti in casa, e ci trovammo sul palco, vincitori. 
L'euforia di quella vincita del tutto casuale ci galvanizzò al punto che già all'uscita della discoteca ci trovammo a pianificare il carnevale dell'anno dopo. 

Nel carnevale del 1980 ritornammo in quella discoteca e vincemmo di nuovo; io vinsi una targa per l'eleganza del mio meraviglioso costume da Vedova Allegra (ho messo la foto più grandina per sfacciata vanità ... mi dico da sola che ero proprio belloccia quella sera).
Il carnevale 1981 ci trovò più scatenati che mai. Io guadagnai il podio con una cosa folle: mi presentai vestita da maga Circe, trascinando i compagni di Ulisse: 2 maialini. Erano 2 maialini in carne ed ossa che avevo al guinzaglio e che suscitarono l'ilarità generale.

CARNEVALE 1981
I maialini me li aveva procurati mio padre prendendoli da un tizio che aveva un allevamento. L'accordo era che li avremmo resi dopo il carnevale, ma ... non andò così.
Finì che erano talmente simpatici e buffi che ce li tenemmo.
Ma quel che ci strabiliò furono i nostri cani. Il pastore tedesco li accolse con fare paterno, li guidava e li andava a riprendere se si allontanavano troppo. Il meticcio era il compagno di giochi, quello che li stuzzicava e li molestava. 

Finì che i 2 maialini credettero di essere cani e crescendo si comportavano esattamente come cani. 
Ci accoglievano festosi, ci davano la zampina e volevano le coccole e le carezze esattamente come i nostri cani. Finché sono stati piccolini era anche carino darsi alle affettuosità, ma una volta cresciuti era un po' più difficile lasciarsi andare. Di certo non facevano paura a nessuno perché comunque loro erano convinti di essere dei cani e come tali si comportavano. 
Quando andavo a correre su per la collina con i miei cani, loro ci seguivano e quando crebbero erano veramente patetici con quella enorme stazza e con quelle gambe corte, ma non mollavano e arrivavano in cima con 3 metri di lingua fuori.
La loro fine non fu con noi, non avemmo il coraggio di trasformarli in prosciutti. Per svariate ragioni mio padre dovette cederli all'allevamento. Per molto, moltissimo tempo in casa nostra non entrarono affettati né carne di maiale ... stavamo male al solo pensiero di trovarceli nel piatto.