Già di prima mattina ero ferma ad un banchetto dove ho incontrato una simpatica ragazza che aveva ciò che in casa mia fu buttato negli anni che furono: i calendarietti che i barbieri regalavano ai clienti.
Non potevo trattenermi; ho acquistato quello verde in alto a sinistra; l'ho comprato per papà, perché all'interno tra le varie attrici in abiti scollacciati, c'è Kim Novak che è sempre stata la donna dei suoi sogni (che strano tutti hanno sempre preferito la Monroe).
Poi la ragazza, che aveva circa l'età di mio figlio, mi ha chiesto se io sapevo qualcosa di più sul "buono Kiss" che avevano lì in vendita e di cui non conosceva la storia.
L'ho preso tra le mani e sono scoppiata a ridere "non l'ho mai visto, ma poiché qui c'è scritto 1936, forse sono giustificata .... sono uscita senza trucco stamattina, ma le garantisco che all'epoca io non c'ero !". Ce lo siamo rilette insieme, ci abbiamo sghignazzato su, dopodiché ho raccolto le sue confidenze sul suo mancato lavoro, del perché era lì, ma sono riuscita a farla ridere e mi ha ringraziato per aver già fatto un acquisto di buonora, lo prendeva come auspicio di buona fortuna.
Altra botta di nostalgia poco più avanti, tra quelli che erano i personaggi di Carosello ...
E non c'è nulla da fare, Carosello resta un grande collante per quelli che come me c'erano. Stavo fotografando il pupazzo gonfiabile di Susanna tutta panna,
quando mi è arrivata la voce "sta fotografando la Susanna ?" mi son girata e ridendo ho risposto "sì, ma manca la Mucca Carolina" e un'altra voce ridendo si è accodata a noi "manca anche Ercolino sempre in piedi". Eravamo tutti ragazzi di una volta, sconosciuti ma uniti da quel filo conduttore che era Carosello che ci faceva sembrare tutti amici.
Mi aggiravo con gli occhi golosi di tutto ciò che stavo vedendo, con un sorriso da ebete per tutto quello scatenarsi di ricordi che quegli oggetti evocavano.
C'è però una cosa che mi fa tristezza e rabbia: vedere vecchie foto, pagelle, congedi militari, ecc. Sono tutte cose molto personali. Io capisco che finiranno nelle mani di collezionisti che le tratteranno con molta cura, ma non riesco ad accettare che una famiglia si liberi di documenti e foto vendendoli. Al massimo preferisco pensare che li stracci e li butti. Mio padre dice che chi li vende ci raccatta qualche soldo ed io devo accettare l'idea che per soldi a questo mondo si fa di tutto. Razionalmente ha ragione, ma a me fa male pensare che un giorno i documenti della mia famiglia saranno in vendita su una bancarella (devo ricordarmi di dire a mio figlio di metterli nella mia bara, così son sicura che non finiranno in vendita).
Questi mercatini sono sempre molto interessanti! Capita spesso di trovare delle cose belle e rare.
RispondiEliminaQui da noi ci sono dei posti dove è sempre aperto , e si chiamano in tedesco floor märk, un nome incomprensibile, come in Italia si dice mercato delle pulci.
Ciao e buona giornata cara Marilena.
Tomaso
Ciao Tomaso. Arrivo tardi a dirti buona giornata. La mia non è stata tanto buona, forse c'è un po' di influenza in giro, sono un po' deboluccia e vado a corrente alternata; spero che i miei anticorpi stiano svegli :).
EliminaVisto che sono in ritardo, ti dico buona serata e buon fine settimana !! Ciao. Marilena
Mi piace girare per i mercatini delle cose vecche, non tanto per comprare,. che di cianfrusaglie in casa ne ho fin troppe di mie (non butto mai via niente) quando per stimolare e roivivere i miei ricordi.
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero sul fatto di disfarsi di documenti personali e familiari mettendoli in vendita: io i miei li conservo come preziosi cimeli di famiglia.
Anch'io non compro mai nulla (dovrei aprire un banchetto per vendere tutto quello che ho stipato in cantina e in casa e da cui non riesco a separarmi), mi sono solo concessa il calendarietto dei barbieri perché non lo si trova facilmente e sapevo che avrei strappato una risata a mio padre.
EliminaQuanto ai documenti, veramente ci tengo da morire: conservo ancora i primi scarabocchi che fece mio figlio quando ancora non sapeva scrivere. Io sono esagerata, lo so, ma è un difetto forse perdonabile. Ho solo aperto il tuo blog perché non ti conoscevo; ripasso quando ho un po' più di tempo perché ho già visto cosucce che mi piacciono. Grazie per essere passata da qui, mi ha fatto piacere. Ciao. Marilena